Piazza Matteotti
Foglio del Gruppo del Prc al Comune di Fiano Romano con la redazione di www.fianoromano.org
ciclostilato in proprio - Messaggi vocali e fax n° 178 2269765
Foglio n° 10 del 13 novembre 2004 - https://www.fianoromano.org/piazzamatteotti - piazzamatteotti@fianoromano.orgversione pdf

PIAZZA MATTEOTTI
COMPIE UN ANNO

Piazza Matteotti spegne la sua prima candelina: il primo numero di questo foglio è infatti datato Settembre 2003 ed è più di un anno che Piazza Matteotti porta nelle case dei Fianesi i fatti della politica nazionale e locale, con l'obiettivo primo di informare. I riscontri fin qui ottenuti sono incoraggianti e aiutano a continuare a lavorare sulla stessa strada.
La redazione

USA
vittoria della guerra e della paura

Bush: voti* 58.615.674 (51%)
Kerry: voti* 55.089.376 (48%)
*voti popolari

Boicottiamo la Coca Cola

Sarà discusso nelle prossime sedute del Consiglio Comunale di Fiano Romano un Ordine del Giorno per denunciare la grave situazione dei lavoratori e dei sindacalisti colombiani della Coca Cola Company e per boicottare i prodotti della multinazionale nordamericana. Testo e documentazione sono disponibili sul sito:
www.fianoromano.org - Amministrazione

Le redazioni di Piazza Matteotti e fianoromano.org sono vicine alla famiglia del Presidente del Consiglio comunale Dario Ardenti scomparso il 4 novembre 2004

CONFLITTO DI INTERESSI: NON E' POI COSI' LONTANO

Il Conflitto di Interessi è forse uno dei principali “problemi” che caratterizza la politica italiana nazionale contemporanea che vede concentrarsi enormi poteri politici, economici e mediatici in un unica persona (al secolo il sig. Silvio Berlusconi).
Ma non è sempre necessario andare troppo lontano per trovare dei conflitti di interessi, sicuramente meno eclatanti ma comunque da sottolineare. Un esempio chiaro e lampante: i Democratici di Sinistra di Fiano per organizzare la loro Festa dell'Unità si appoggiano a molti sponsor locali e non. E fin qui tutto bene. Scorrendo questi sponsor può capitare di soffermarsi su uno in particolare: ossia la Società che occupa - senza alcun titolo - i terreni comunali, gravati da usi civici, dell'Ex Fungaia da oltre 10 anni, Società che è in causa con il Comune di Fiano Romano proprio per questa situazione. E non è il primo anno che fornisce la propria sponsorizzazione.
Si potrebbe ora obiettare che una cosa sono i DS ed altra cosa è l'Amministrazione Comunale di Fiano Romano. Giustissimo. Eppure le persone sono le stesse: Sindaco, Assessori, Funzionari sono anche importanti rappresentanti locali di quel partito.
La questione evidentemente non va letta dal punto di vista della legittimità (quella sponsorizzazione è infatti del tutto legittima e lecita) ma della correttezza e dell'opportunità.
Infatti è sicuramente inopportuno che da un lato il partito politico che esprime il Sindaco e molti Assessori comunali accetti questa sponsorizzazione per le sue iniziative mentre dall'altro lato Sindaco e Assessori dovrebbero tutelare i Cittadini ed il patrimonio comunale perseguendo con convinzione la battaglia legale contro quella stessa Società per i terreni dell'Ex Fungaia. Ed i dubbi su tale inopportunità aumentano quando si vede che l'Amministrazione vorrebbe risolvere la causa per via bonaria tramite una transizione a tutto vantaggio della parte avversa.
Insomma, molti sono i conflitti di interessi, diversi per clamore e rilevanza. Di sicuro la politica e l'amministrazione (nazionale e locale) non possono che beneficiare dalla loro rimozione.

15 novembre 2004 - Sciopero generale contro la malascuola Moratti

Le ragioni della protesta sono state puntualizzate in un comunicato congiunto delle segreterie nazionali dei tre sindacati confederali. Cgil, Cisl e Uil giudicano la situazione «particolarmente grave» sia sul «piano contrattuale», che su quello delle «scelte economiche che il Governo si appresta ad assumere», preoccupanti sono considerate anche le condizioni di chi nella scuola lavora.
I sindacati indicano i punti di contenzioso legati al «contratto». Intanto si rivendica l'«apertura immediata delle trattative contrattuali» e l’«incremento retributivo per il biennio 2004-2005», che viene richiesto sia pari all'8% per il personale docente ed ata, quindi vi è sul tavolo «il riconoscimento professionale» e la definizione degli stanziamenti necessari per il contratto dei Dirigenti scolastici scaduto il 31 dicembre 2001.
Ma il punto politico centrale posto è la ferma opposizione dei sindacati a «qualsiasi tentativo di manomissione degli automatismi stipendiali e della conseguente riduzione delle retribuzioni». Si chiedono pure risorse per la scuola pubblica. Questo vuole dire invertire la politica dei tagli. I sindacati non si ritengono soddisfatti dalle assicurazioni fornite dal ministro Moratti a proposito della Finanziaria 2005. Sono ritenute inadeguate rispetto ad una scuola che vede crescere le sue esigenze e le iscrizioni di alunni. Tra gli obiettivi della protesta è indicata «la salvaguardia degli organici», «l’immissione in ruolo su tutti i posti vacanti» e il problema degli insegnanti di sostegno per tutti gli alunni diversamente abili.
Sullo sfondo c’è il giudizio critico di Cgil, Cisl e Uil sulla Legge 53 (la riforma Moratti) e il rifiuto della proposta di tutor così come è stata definita dall’Atto di indirizzo del ministro dell’Istruzione e di quello della Funzione pubblica. Viene ribadita l’esigenza di salvaguardare le prerogative dell'autonomia scolastica e di rispettare il contratto di lavoro.
L’altro punto dell’agenda sindacale è «il più fermo rifiuto della regionalizzazione del sistema d'istruzione» previsto con la devolution recentemente approvata dalla Camera e la «netta contrarietà a qualsiasi intervento legislativo finalizzato alla definizione dello stato giuridico del personale della scuola» che viene giudicata come un attacco «alle prerogative e ai diritti di rappresentanza e di tutela del personale, che minerebbe la libertà di insegnamento garantita dalla Costituzione».
I sindacati chiedono anche al ministro Moratti di ritirare la nota riservata con la quale si minacciano sanzioni disciplinari a docenti e dirigenti scolastici, ritenuto limitativo «dell'autonomia scolastica definita dalla Costituzione» e «la responsabilità collegiale dei docenti nella definizione dell'offerta formativa»..